Era doveroso ricordare la grande battaglia navale guidata da Giuseppe Garibaldi e Anita, sanguinosa lotta che portò alla costituzione della "República Juliana".Era l`anno 1839. Garibaldi e Anita con pochi uomini e una piccola imbarcazione, il Seival, riuscìrono a sconfiggere la marina imperiale del Brasile. Una vittoria ottenuta con l`eroismo degli indipendentisti, i cosiddetti Farrapos, ma dovuta anche alla tattica militare del comandante Giuseppe Garibaldi.
Una guerra era in corso già da alcuni anni, ma gli indipendentisti, chiamati Farrapos, ancora non controllavano i porti; infatti i porti di Porto Alegre e di Rio Grande erano governati dalle truppe imperiali. In quanto al porto de Desterro (attuale Florianopolis), gli indipendentisti decisero di non attaccarlo poiché aveva la robusta difesa dei nemici imperiali. Al contrario il porto di Laguna, nonostante la sua importanza per il commercio marittimo, non era molto sorvegliato dagli imperiali.
David Canabarro comandava le truppe per terra, Giuseppe Garibaldi e John Griggs comandavano le lance Farroupilha e Seival. Dopo il naufragio e l`affondamento del Farroupilha, le speranze di Garibaldi e dei suoi uomini erano affidate al Seival. In quel momento la marina imperiale era comandata dal colonnello Vilas Boas che prevedeva un attacco di Garibaldi dalla parte della Barra del porto. Nella notte, invece, gli indipendentisti attaccarono entrando per la Barra della laguna. Quattro navi imperiali aprirono il fuoco contro il Seival, comandato da Garibaldi. Ci fu un duro scontro a fuoco e Canabasrro arrivò con le sue truppe a terra. All´alba esplose la battaglia e il comandante degli imperiali, Vilas Boas, ordinò la ritirata. Delle quattro navi imperiali,solamente due riuscirono a fuggire. Qualche giorno dopo, David Canabarro, dichiarò la "República Juliana".
All`epoca dei primi miei viaggi per l`Italia, con mio padre, il magistrato Carlos Prudêncio, dato che la mia famiglia proveniva dal Sud di Santa Catarina, sentivo di dover conoscere le vicende che avevano legato la Storia del Brasile con l`Italia; in modo particolare, le imprese eroiche di Garibaldi e di Anita. Nelle mie numerose visite nella regione del Veneto, ebbi occasione di conoscere il deputato e ministro, Meo Zilio, professore e studioso della immigrazione italiana in Brasile. Incontrerei anche nello studio del deputato Meo Zilio, il professor Gian Pietro Bontempi che coordinava alcuni progetti con il Brasile. Fu appunto, il professor Bontempi che mi diede occasione di conoscere l`ambiente dell´ informazione e possibilità quindi, di pubblicare e divulgare i miei primi articoli giornalistici.
Pertanto, le storiche vicende del comandante Garibaldi mi vennero rivelate in questi incontri di carattere culturale e storico, con il deputato e minostro Meo Zilio, Bontempi e Adilcio Cadorin.
Dopo alcuni anni, il merito di trasformare l`evento storico della Conquista di Laguna in spettacolo scenico, fu appunto dello scrittore e studioso della Storia catarinense, Adilcio Cadorin. Il progetto ebbe subito un grande successo. Non solamente a livello regionale e statale, ma anche sul piano nazionale.
Bisogna ricordare che agli inizi degli anni `90, avvenne il primo incontro tra Cadorin e Giovanni Meo Zilio,in quel tempo preside della Facoltà di Lingue Ispano-americane all´Università "Ca´Foscari" di Venezia, e poi, deputato e Ministro dell Università e della RIcerca Scientifica.
L`interesse storico del professor Meo Zilio fu motivo di contatti istituzionali per favorire progetti di intercambio tra Brasile e Italia. In quel tempo, il professor Gian Pietro Bontempi, assessore del professor Meo Zilio, collaborava nelle attività culturali e con i suoi frequenti viaggi, dava incentivo alle iniziative di intercambio, organizzando anche incontri istituzionali con deputati e imprenditori. Nello stessa epoca, il magistrato catarinense Carlos Prudêncio, promuoveva alcuni progetti culturali con il Governo di Santa Catarina. Un rinnovato interesse per la storia di Garibaldi e di Anita, diede spazio alle ricerche sui discendenti del glorioso comandante italiano, a gemellaggi tra città, a ricerche storiche sulla immigrazione italiana, a nuovi scambi commerciali e manifestazioni di carattere culturale. Tra queste attività, ci furono alcuni concerti del pianista classico Gian Pietro Bontempi, la pubblicazione di numerosi suoi articoli stampa sul tema della immigrazione e sulla attuale vita sociale. Bontempi, musicista e autore di diversi libri, curò inoltre la traduzione in italiano di un libro di Adilcio Cadorin, sulla biografia della "Eroina dei due Mondi", Anita Garibaldi.
Tutte attività che dettero vita a un rinnovato interesse dei brasiliani di discendenza italiana, per le loro origini, per la lingua madre, per le loro antiche tradizioni e la conoscenza della loro Storia.